lunedì 3 febbraio 2020

Rawls c'era andato vicino

Chissà perché nessun disinfettante è in grado di mandare via quell'ultimo batterio. non sono un esperto di marketing ma mi fiderei di più di un prodotto in grado di garantirmi pulizia e igiene al cento per cento, piuttosto che un misero 99. Piuttosto datemi novanta, o novantuno, ma 99 no, che rabbia. rientra nella stessa classe ma è quello che non ce l'ha fatta. tipo Calenda.
In edb si assume che chiunque sia in grado di ricavare un'utilità dal consumo di un paniere di prodotti; non solo ne ricava un'utilità, ma è persino capace di quantificarla numericamente, per cui mangiando tre arance e bevendo un caffè ottiene un beneficio di ventitre.
Quel numero cardinalmente chiaro e collocabile su un continuum per lui non ha alcun significato, potrebbe equivalere a cento, o a 99 (ma anche lui riconosce che sarebbe uno sfigato con un'utilità di 99).
Per lui ventitre non è un punto nello spazio, non è proprio niente. Ma sa metterlo in relazione al 22, o al 24; 22 sono due arance e un caffè, 24 sono tre arance e due caffè.
E quindi la sua utilità potrebbe crescere di un punto con un caffè, miglioramento paretiano, no? è semplicissimo, qualcuno ha da ribattere? Ah ecco come immaginavo. Che ragionamento assurdo. davvero ci siamo ridotti a pensare questo di mr.potato? Che basti dargli un caffè in più e come per magia, così, guadagni un punto? Come se non si sapesse, che beve caffè solo per aiutare renato a mandare avanti l'attività. Renato è simpatico, si merita una pacca su una spalla e un po' di compagnia, sembra tanto triste quando è solo.
No, il nostro amico non lo vuole quel caffè. Non vuole raggiungere una curva di indifferenza più alta. Allungare le distanze dall'origine è sinonimo di benessere e appagamento, anche se richiede vincoli di bilancio via via crescenti. Ma quel surplus non fa per lui, farà più comodo a qualcun altro. Lui sta bene a ventitre.
Non possiamo pensare sul serio che la fbs sia utilitaristica, è eticamente sbagliato, e che messaggio diamo ai nostri giovani? e ancora prima a noi stessi! solo qualche nonno ha provato a indicarci il cammino, e noi lo abbiamo ascoltato, eravamo troppo giovani per capire, l'abbiamo lasciato morire, non abbiamo risposto al telefono, quella notte, perché sapevamo che quella notte era un po' più buia, che triste notte, quella delle brutte notizie. Ma ora che siamo più grandi e forse ancor meno coscienti iniziamo a capire la lezione.
In barba a samuelson e lindahl, non hanno capito niente. a questo giro vince chi imbocca la strada sbagliata, tanto non lo saprà nessuno, però li farà stare bene. non accetterà quel 24, ma resterà a ventitre, anche se non saprebbe nemmeno scriverle quelle cifre, e forse quel numero ha una coscienza, chissà se comprende cos'è il desiderio
per non diventare pazzi come jim bisogna andare a fondo, scavare dentro noi stessi e scoprire le carte, magari in segreto. che carte hai? fammi sapere, devo saperlo.
io rimango a ventitre, te a che piano vai?

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